R. P. - L’ORA - 1957

 “Gli innamorati” è commedia mirabilmente scritta, che scorre leggera sul tema vecchissimo della gelosia. Ripicche e bronci impediscono a chi ama (Eugenia e Fulgenzio) di essere felici; questo il motivo, dominante, esclusivo della creazione goldoniana. Nient’altro accade, atto per atto, sino al felice scioglimento, con le giuste nozze degli amanti. Sebbene il teatro del grande veneziano conservi intatta la sua vitalità, esso ha visto diminuire la sua vis comica. Il pubblico vi ricerca, infatti, più che la grazia leggiadra o la risata, la ricostruzione di un’epoca, la visione storica di un insieme. Forse per questo la regia assai curata di Nico Pepe ha ricercato i suoi effetti migliori nella dimensione figurativa e nell’eleganza della atmosfera scenica.

Giuffré ha riconfermato le doti d’attore, in una parte del tutto distante dal suo temperamento drammatico, quella del Conte Roberto, ed ha compassatamente costruito questo personaggio senz’anima, scoprendone gli appena accennati valori grotteschi.

Fondazione

Aldo Giuffré 2013

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